Questo blog nasce dal desiderio di condividere i pensieri e le emozioni legate a questi giorni di grande cambiamento in Egitto.

Vi scrivo infatti dalla Terra del Sole dove abito e dove le manifestazioni pacifiche dei suoi abitanti stanno smuovendo una dittatura trentennale, dando a tutti noi una grande lezione di coraggio e dignità.

Ogni giorno, sullo sfondo delle non candide manovre del Governo, accadono bellissimi episodi di umanità che non sempre i media portano nelle vostre case e che invece credo meritino di essere conosciuti.

Se vi fa piacere vi invito a seguirmi in questo viaggio in diretta attraverso la rivoluzione egiziana e il potente messaggio di Fratellanza che questo popolo sta dando al Mondo.

giovedì 31 marzo 2011

Decalogo della Rinascita. Cairo, coloured post revolution.

Oggi desidero condividere con voi un breve ed eloquente post dell'amica Baraem, giovane mamma italo egiziana, che ci racconta la sua rivoluzione dal Cairo.


Cosi' titolavano i manifesti che i ragazzi di Piazza Tahrir avevano sparso per tutto il Cairo.
"Da oggi questo e' il tuo Paese", un invito rivolto a tutti i cittadini che con loro avevano vinto e che come loro volevano cambiare, finalmente con le loro mani, il Loro Paese.

Noi lo trovammo, come tanti altri, proprio sul portone di entrata nel palazzo. Ecco come chiedevano al popolo intero di collaborare :

201103164331) Non gettare cartacce o immondizia per la strada

2) Rispetta i semafori

3) Non prendere "mazzette"

4) Non falsificare documenti

5) Non guidare contromano

6) Non infastidire od importunare le ragazze per la strada (dedicato agli uomini)

7) Non dire " A me non interessa" o " Non e' mia responsabilita'"

8) Dio ti guarda mentre lavori

9) Di no alla droga


10) Ricorda che l'Egitto ti aspetta

Oltre questo invito collettivo, furono distribuiti per la strada, appena dopo
l'11 Febbraio, richieste di partecipazione alla pulizia generale della Citta'.
Nel nostro quartiere fu stabilita per tutti i venerdi'.
Partecipammo attivamente e scesero in strada anche le donne ed i bambini che durante la Rivoluzione avevano fatto da spettatori dai balconi.
Ognuno di noi munito di scopa, guanti e mascherina, li' pronto a togliere la polvere e le cartacce.

Piano piano tutto il Cairo prese i colori della bandiera egiziana, e per tutte le strade i marciapiedi furono colorati di rosso, bianco e nero, e cosi' anche i muri, e qualsiasi superficie gia' non colorata con graffiti e pitture inneggianti la Rivoluzione.
Quest'ultime riempirono letteralmente la citta', e fino ad oggi, ogni venerdi', gruppi di ragazzi scendono per le strade a dipingere con i colori della Pace e della Liberta' ogni punto grigio delle vie.

Se ci avessero provato solamente 3 mesi fa sarebbero stati arrestati, derisi e forse anche picchiati.
Ma oggi, questi ragazzi ed i loro colori sono la luce di tutte le strade del Cairo.


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martedì 29 marzo 2011

Quelli che... aspettavano il 5 e 6 Marzo.

Quanti alti e bassi, quanto investimento in aspettative, quanta pazienza e positività ci vengono richieste in questi giorni.

Oggi si parla di Egitto e di futuro. Di fiducia e di ottuso pessimismo.
Si parla di chi, con gli occhi lucidi per l'emozione, crede in un Egitto che deve ancora manifestare tutta la sua bellezza e umanità.
E di chi, con il veleno in corpo, afferma cose dolorose come il fatto che questo popolo, per la sua ignoranza, meriti la dittatura. Che tristezza!

Si parla di ripresa, ma gli amici che vanno a lavorare sono ancora troppo pochi.
Si parla di un futuro ormai scomparso, dissolto, ma gli amici che vanno a lavorare non sono poi così pochi.
Si dice persino che Sharm sia morta, finita, basta, halas! E poi leggiamo di 100 sommozzatori russi che protestano perchè il loro governo non li lascia venire. Ma allora qualcuno ancora desidera immergersi in queste acque e attraversare questo deserto! Please fategli strada!

Pare anche che nonostante la farnesina e i tour operator italiani siano tranquilli rispetto ai viaggi in Egitto, le agenzie dirottino i clienti su altre destinazioni. Un grazie... ironico!

Insomma, sembra di giocare a tira e molla. Certo è che la famosa ripresa del turismo dal week end del 5 e 6 marzo non sia stata così sfolgorante come, forse illudendoci, tutti si aspettavano. Ha ragione chi dice che avverrà con calma e ha ragione chi aspetta di vedere come si mette a Pasqua per poi, eventualmente, fare le valige per chissà dove.
In una Sharm sempre in movimento oggi sono quasi di più gli amici che partono di quelli che restano.
Tuttavia, in questo clima a tratti denso e quasi post atomico, emergono realtà e situazioni molto piacevoli.
Le persone stanno più vicine, si è maggiormente sensibili alle necessità degli altri e ci si ritrova sempre più spesso e sempre più volentieri. Le serate attorno al fuoco, la carne alla griglia, la pizza sul roof e la pasta fatta in casa. Il clima è sempre più piacevole e sempre più mi ricorda quello di un'armoniosa comune in cui ognuno è semplicemente se stesso, contribuisce come crede e con amore. Chi suona e canta, chi, in cucina, molla il mestolo e si unisce al coro, chi apparecchia, prepara, chiacchiera e pensa a servirti da bere. Scene normali, tra amici, lo so, ma questa volta hanno uno spirito che va oltre la solita cena. Hanno lo spirito del mangiare insieme tutti i giorni, del condividere quotidianità. Fel mettere ognuno qualcosa, sempre.
Non lo so ma questa atmosfera è diversa da tutte le altre che ho vissuto in situazioni simili. Oggi respiro un calore e una morbidezza che sanno di torta appena sfornata. Di copertina calda e di una casa interiore che esce dal solito schema. Trovo lo stesso sapore che mi aveva fatta commuovere in Brasile e da piazza Tharir, la forza dell'unità e dello scambio, del sostenersi e del dimenticare le differenze. Quella di restare tutti sereni e prendere la vita così, come ci si presenta, aiutando chi ha momenti di sconforto a ritrovare la giusta prospettiva delle cose.

Qualcuno mi chiede perchè non me ne vado altrove, anche solo per un po', giusto il tempo per guadagnare qualcosa di più. La mia risposta credo sia ritenuta buffa, ma è che io amo questo posto, amo la vita che faccio qui e amo l'atmosfera che c'è qui, soprattutto ora. Preferisco due soldi in meno che uno stacco da un momento di vita così particolare e ricco di umanità. Sbaglierò ma, indipendentemente da come andranno le cose, il nostro oggi merita una visita, dell'attenzione e del tempo. E' come la gemma di un qualcosa di nuovo che seguirà.
Vivere qui ora, significa dare a quel ramo la direzione che si desidera, dare ad una comunità in fase di rinascita la partecipazione che necessita, dare al singolo quel sorriso che può cambiare il suo umore e al paese la fiducia nelle sue audaci e dignitose decisioni. Quelle che, senza volerlo, hanno smosso il mondo.

Forse, quello che in piccolo sta avvenendo qui, è un riflesso di ciò che accade nel mondo, pensiamo al Giappone... Solidarietà, sostegno, sguardo avanti, positività e fiducia. Pensando alla Libia invece rivedo la disperazione di un popolo che però ora sta ceracndo di prendere in mano il proprio avvenire. Forza Libia, per quanto le situazioni siano differenti, continua a resistere! Riguardo invece a Sarkosy & co. non commento. Più che l'intervento armato che potrebbe anche essere stato necessario, non ne commento le intenzioni non dichiarate e nemmeno il passare all'azione in maniera indipendente senza attendere l'ok della comunità europea.. Questi "pazzi", in termini di umanità e di intelligenza sensibile, li metto con chi vive qui e critica il popolo egiziano, con chi si è arricchito grazie a questo posto e ora sputacchia sentenze molto estremiste, con chi gioca con la pazienza degli altri illudendosi di non essere visto.

Ma, per fortuna, alla fine, c'è sempre una tavola apparecchiata aperta anche ai nuovi arrivi. Tra i vecchi Sharmesi prendono posto anche quelli nuovi, per scelta o perchè bloccati qui dalla rivoluzione. Tra scambi di ricette e momenti di piacevole conversazione la vita va avanti, bella, delicata e potente più che mai. So che queste serate in stile moderni emigranti mi mancheranno e che apparterranno ai ricordi di un particolare periodo di vita, ma so anche che mi sento davvero privilegiata di vivere qui in questo momento. Mi fanno fare un tuffo indietro a quando i contadini si ritrovavano alla sera per chiacchierare, tramandare leggende e saggezza. Ora ci si passa altro, ma la piacevolezza di queste serate ormai perse dalla cultura moderna, dove tutti corrono e comunicano solo via facebook, è ineguagliabile. E io me la godo tutta prima di tornare alla follia di ritmi e meccanismi antiuomo che spero non ricompaiano mai se non guariti e rivisti.

Oggi risotto con panna e i porcini raccolti ed essicati dal mio babbo.
Un po' di Alto Adige sulla tavola degli sharmesi in "pensione".

martedì 22 marzo 2011

Siamo "solo" uomini, per questo sappiamo amare.

In questi giorni pensavo al blog e a ciò che avrei scritto. Ogni 5 minuti cambiava la situazione e, con lei, il post delineato nella mia mente. Poi trovavo un punto fermo. Nessuna news, ok si può parlare, trarre una qualche considerazione visto che le conclusioni paiono sempre tardive rispetto ai ritmi attuali.
Insomma è come dire gatto senza averlo davvero nel sacco. La situazione si evolve, rigira, esplode, modifica costantemente. L'unica cosa fissa è la direzione, quella delle nostre radici.
Ci siamo illusi di avere delle radici forti, ovvero molta sicurezza. Certo, stiamo bene, pur lamentandoci costantemente come dei bambini ingrati e capricciosi, viviamo nella comodità di case pulite e riscaldate dove l'acqua corrente e l'elettricità sono il minimo che ci si possa aspettare, ci spostiamo senza fatica con automobili ciuccia petrolio ed emana monossido di carbonio, fantastico gas famoso nel mondo per i suoi poteri taumaturgici, e, per tonificare glutei e gambette che atrofizziamo con comodi lavori davanti ad una scatola chiamata computer, ci infiliamo in fighissime palestre malsane dove emettiamo tossine di ogni genere assorbendone a iosa di quelle degli altri e illudendoci di diventare belli e trovare l'amore. Una vita fantastica!

Se poi aggiungiamo l'aperitivo del mercoledì con gli amici in cui mangiamo cibo extraeconomico di dubbia origine e qualità e qualche serata a giocare a wii, direi che la felicità è davvero garantita. I problemi del mondo si riducono solo a qualche linea di parole nere stampate su un giornale e a dei titoli del Tg letti di fretta con sottofondo di musica ansiogena secondo me composta dalle case farmaceutiche. I problemi del mondo sono condensati in pochi minuti di doverosa attenzione in cui traiamo l'illusione di essere informati, il senso della lontananza da noi, e la piacevole, calda, consapevolezza che molti km, se non anni luce, ci separano dal pericolo.

Bene, ora non è più così, cari amici. Non è più così facile raccontasela e farsela raccontare. A parte la crisi che ci abbraccia da anni nonostante qualche nano ne neghi l'evidenza, i fatti del mondo di oggi ci bussano alla porta quando non ce li ritroviamo già sotto al letto o nell'aria che respiriamo benchè tentino di far passare inosservato il concetto che le radiazioni non hanno confini. Il Giappone è li, mi dispiace per loro, viva i 50 eroi, ma chissenefrega, ma sai quanti km ci sono tra noi e loro? Ma sai tu, povero illuso, che a differenza dei quello che pensi nell'atmosfera non ci sono barriere? Lo sapevi che già da molti millenni hanno inventato il vento? Quello soffia.. e va ovunque, altrimenti come cavolo facevi ad avere il gelo polare che ti ha conquistato il parabrezza della macchina e ibernato la serratura? Lo sapevi che sempre già da molti millenni hanno inventato la pioggia? Sì, sì! quella che porta a terra le cose che ci sono nell'atmosfera tipo anche le radiazioni e infila tutto sotto al suolo dove ci sono le radici delle piante, le sorgenti d'acqua e l'insalatina che ti mangi in pausa pranzo mentre parli male della collega bionda e dei suoi nuovi stivali di pelle di cane cinese squoiato vivo. Noè mica era un tamagoci, era vivo, la pioggia c'era già a i suoi tempi e, nonostante i nostri sforzi per cambiare il clima rilasciando nell'aria le scie di schifezze chimiche, la pioggia ci sarà anche domani, quando, in vacanza, verrai sorpreso da un temporale estivo Made in Japan...
Quel giorno, il giorno in cui il medico ti guarderà negli occhi con franchezza, ti ricorderai di queste parole e delle parole che ti dissero sin da piccolo: "Bisogna avere rispetto del mondo".
Sarà troppo tardi per salvare ciò che già è distrutto da tempo, ma non sarà troppo tardi per capire e fare anche una sola cosa importante: vivere consapevolmente.
Non aspettiamo dunque di avere i minuti contati per guardare in faccia la realtà. E' vero, è molto diversa da quella degli spot pubblicitari, dei film e dei sogni. Ma perchè no? Perchè non provare a viverla per come è ed accettare noi stessi per quello che siamo? Ecco che ritornano le radici, delle radici interiori che ci ancorano nella profondità di noi stessi, quei noi stessi che abbiamo evitato spasmodicamente fino a ieri. Quei noi stessi che conosciamo poco e male, e coi quali impariamo a familiarizzare con imbarazzo e una certa diffidenza.

Ho preso il Giappone come esempio di problema del mondo perchè credo che sia quello più democratico e globale, ci tocca tutti indipendentemente da chi siamo e da dove ci illudiamo di essere al sicuro.
Ma cosa ne dite delle dinamiche in Libia dove o si lascia che un popolo che chiede libertà venga massacrato da un ricco dittatore cocainomane o si interviene con la forza visto che negli anni scorsi gli abbiamo fornito, anche di nascosto dalla Comunità Europea, tante di quelle armi da sentirsi ridicoli ora che sono puntate non solo sulla popolazione civile, ma anche sui nostri figli, potenziali, pagatissimi, eroi di una guerra che poteva non esserci? La Libia è un po' più vicina a casa rispetto al Giappone, non ne sentite il calore? Non sentite l'effetto che fa ad essere a pochi km da dei missili che se arrivano arrivano davvero? Per ragioni di sicurezza gli aerei civili da Trapani sono stati dirottati su Palermo sperando che non si renda necessario chiudere anche quell'aeroporto. Trapani è un po' più vicina di Tokyo? La sentite? Oppure siamo tutti sordi come per l'Irpinia, mille altre cose, le mozzarelle alla diossina, mille altre cose, l'Abruzzo ancora raso terra e le alluvioni mai annunciate?
Insomma, quanto ancora la terra dovrà gridare, le gente dovrà morire e interi popoli soffrire ogni pena per ricordarci che siamo "solo" uomini e che in quanto tali facciamo parte di qualcosa. Abbiamo il nostro ruolo, sì, ma è un ruolo all'interno di un equilibrio, di un sistema, di una magia che se rispettata ci da grande amore.

E' inutile cercare l'amore nelle illusioni, inutile avere quella borsa in più, la macchina cool o l'atteggiamento smart. Inutile davvero. Ciò che ci da pace, benessere e armonia è ciò che siamo, è il rapporto che abbiamo con noi stessi, con gli altri e col filo d'erba che evitiamo di calpestare. E' il rispetto che abbiamo per gli animali, i bambini e gli anziani. Ci da pace lo stare in pace. E questo non ha nulla a che fare col telecomando e la partita in tv. Stare in pace, ESSERE in pace, nasce da una minima particella di noi che afferma di desiderare il silenzio, la solitudine e l'apertura verso se stessa. Li troverà il suo spirito, la sua natura, il suo mondo perfetto. Una volta goduta e assorbita la pace, non resta che mantenerla in ogni cosa che facciamo, in ogni momento, manifestandola con naturalezza attraverso di noi, le nostre parole e i nostri pensieri. Come in molti sappiamo questa vibrazione è altamente contagiosa e benefica per chi e ciò che ci circonda e ne produrrà altra, e altra ancora..all'infinito.

Allora perchè nonostante ciò che accade nel mondo, non provare a sentirsi in pace e ad essere pace? Per il Giappone pare sia troppo tardi vista la situazione alle centrali. Per la Libia pure, date le ormai decine di migliaia di persone che non torneranno in vita, sicuro è piuttosto tardi anche per i ghiacciai che si stanno sciogliendo (e non da ieri), per le foreste distrutte e trasformate nella nostra carta igienica (che, per carità, non critico, ma magari forse si può vivere anche senza lo scottex casa...), per le popolazioni soggette a sperimentazioni e genocidi (vi ricordo per esempio che la Libia sta ricevendo missili all’uranio impoverito..), per gli animali sui quali testano l'alberello magico appeso in macchina e le cremine che ci fanno sentire più giovani fino a quando non è terminato l'effetto.
E' troppo tardi per le falde acquifere inquinate, per la desertificazione, per gli ogm che sono ovunque contaminando anche gli altri campi, per i mari sui cui fondali sono abbandonati barili e barili mezzi corrosi di scorie radioattive, è tardi anche per la mia nonna che è venuta a mancare molti anni fa e che negli anni 80 aveva paura di prendere “l'aidi” (aids) facendo la comunione in chiesa, ma non è tardi per noi stessi, per Lorenzo che compie 1 anno tra una settimana e che desidero vedere correre in un prato verde come facevo io da bambina. Non è tardi per Giada che ha sei mesi, per Youssef che ha 4 anni e che vorrei fosse uno di quei giovani liberali e moderni del Cairo, per Yassin di due che desidero non soffra più d'asma per le polveri sottili. Non è tardi per i miei amichetti Beduini che si affacciano dal deserto con i visi sporchi e gli occhi traboccanti di gioia, vorrei per loro le stesse opportunità di studio e di vita di tutti gli altri. Infine, non è tardi nemmeno per tuo nipote, il tuo fratellino e nemmeno per tuo figlio ventenne. Non è mai troppo tardi se ci si ferma e si inizia a vivere col cuore, il chè non significa prendersi tutto a cuore (ci ammaleremmo subito), ma generare una vibrazione di amore e di pace da mantenere per tutta la giornata e per tutti i giorni a venire, dalla quale farci ispirare e con la quale impregnare ogni singolo gesto.
Si sa che il cibo cucinato con amore è più buono. Allo stesso modo anche la vita vissuta con amore è più buona, facile e ricca. Non aspettiamo altri imbarazzanti richiami da parte del Pianeta o dei Popoli, iniziamo ORA a riscoprire quella frazione calda di amore e a renderla la nostra essenza, per sempre e in qualsiasi nostra manifestazione.

Non è difficile e bisogna almeno provarci con serietà e costanza, poi viene da sè.

PaolaSole

PS: annuncio da “prete”: vi ricordo che tutti i martedi tra le 22.00 e le 23.00 (ora italiana) potete unirvi da ovunque voi siate alla Meditazione per Sostenere il Risveglio del Mondo e che tutti i giovedì, alla stessa ora, potete sintonizzarvi con i gruppi di preghiera organizzati da Daniele Barbarotto i quali pregano per le popolazioni in rivolta nei Paesi Arabi.
Come indicato dalle Guide è suggerito pregare/meditare per il risveglio del mondo preferibilmente in gruppo almeno una volta alla settimana e individualmente per almeno 5 minuti al giorno cosa che, spontaneamente, stanno facendo sempre più persone in tutto il mondo.

Con l'invito ad uscire dalla scatola della quotidianità ed immergersi in questo bellissimo giardino giapponese in ascolto dei vostri cuori e della pace che vibra in essi..

sabato 19 marzo 2011

I SAY NO

Oggi è un giorno speciale per l'Egitto, anzi, un altro giorno speciale.
Il popolo va a votare per approvare o no la "nuova" costituzione.

Nuova...mmmm....le avete notate le virgolette vero?
Non sono li a caso perchè in realtà si tratta della stessa costituzione in vigore durante la dittatura, con qualche piccola modifica e ritocco, giusto per imbellire ed incipriare un po' una vecchia signora polverosa.

Da fuori vi chiederete, ma scusa, ma il dittatore va via e vi cambiano pure la costituzione e tu ci metti la pecetta "io dico di no"? Ma non vi conviene accettare questa costituzione e accelerare i tempi del rientro alla nuova normalità? Avete già ottenuto molto, poteva andare peggio, non è ora di iniziare ad accettare qualcosa e rimettere in moto l'economia al più presto?

Risposta: "I say no!"

Si perchè c'è un fatto importante al di la dei dettagli costituzionali che sono comunque da considerare. Il fatto è che il popolo ha chiesto la caduta di una dittatura. E' quindi normale e logico che col dittatore se ne vadano anche le leggi che ha fatto e con le quali ha governato, giusto per usare un termine gentile.
Permettere che la costituzione rimanga praticamente in vigore è come averlo deposto solo di un po'...perdonate, una chiappa, rimane sempre sulla sedia cosa che vanificherebbe le morti, i sacrifici, i giorni di guerriglia e gli anni di terrore affrontati da questo popolo.
A tal proposito leggete il bel post di Baraen nel quale descrive le emozioni della caduta del signor dittatore e il termine di un incubo di 30 anni. Un tuffo nel cuore del popolo egiziano.

Ecco perchè io dico no, e come me molte persone, soprattutto di quelle che oggi andranno a votare.

Desidero confidare in una votazione pulita e corretta, cosa che, con un po' di impegno, potrebbe anche avvenire. Credo che i tempi possano essere maturi abbastanza per sostenere anche questa fase del processo verso una vera democrazia.
In ogni caso sapremo il risultato a giorni e, se in Italia abbiamo il Gabibbo che scova migliaia diritti esercitati dai cittadini gettati da qualche indegno nei cassonetti, qui abbiamo l'esercito che cercherà di tutelare la nuova rinascita costituzionale.

Attendiamo con il fiato sospeso e il cuore fiducioso.

Concludo con le parole di un caro amico egiziano poco più che trentenne che ieri mi ha detto con gli occhi vispi ma lucidi:

"Voterò no perchè questa è la mia opinione. E voterò no anche perchè PER LA PRIMA VOLTA NELLA MIA VITA POSSO DIRE DI NO. Lo farò con grande piacere ed emozione."

Un abbraccio da un Egitto commovente e che sembra abbia ancora molto da insegnarci..
Paola

lunedì 14 marzo 2011

Ma che groviglio!

Diciassettevirgolacinque centimetri.

Questa la misura stimata da alcune fonti di quanto Terremoto & Tsunami abbiano spostato l'asse terrestre.
Non male èh?!
Ma questo cosa significa oltre ad essere un numero ed uno spunto per immaginarne la potenza? Significa tante cose. Tra esse una che a me preme particolarmente è che questo spostamento modifica anche il magnetismo terrestre, quindi le vibrazioni del pianeta e di tutto ciò che ospita, noi compresi.
Tutto, da sempre, cambia e negli ultimi decenni con super maggiore velocità. Adattarsi a questo costante cambiamento è per noi un'esperienza intensa anche quando non la percepiamo consciamente.
Tutto diventa "strano", noi stessi ci sentiamo "strani". Importanti e significativi cambiamenti avvengono nelle nostre vite e spesso facciamo difficoltà a mantenere una corretta centratura. C'è chi la perde proprio e si abbandona a panico e bassezze di ogni tipo dettate da un rinnovato ed egoistico motto di sopravvivenza.
Mai come ora è importante rimanere ancorati nel proprio centro e mantenere aperto il canale col Divino nonostante tutto e tutti.

Qui a Sharm, in questo strano micromondo, per esempio, sta succedendo un po' la qualsiasi, nel senso che, di base, siamo tutti piuttosto preoccupati per la situazione lavorativa. Pochi però, prima di dare ampio sfogo alla preoccupazione, peraltro alimentandola, si fermano a pensare e accettare che ogni cambiamento, anche il più piccolo ha delle dinamiche e dei tempi immutabili. Pochi mantengono un atteggiamento equilibrato e si fanno travolgere dalle emozioni. Questo a tutti i livelli e da parte di tutte le nazionalità, contemporaneamente e su piani diversi. Insomma una fitta rete di eventi e materiale umano che affascina e spaventa allo stesso tipo.
Il fascino viene dalla bellezza di osservare le leggi universali e l'essere umano in un'esperienza così intensa. La parte "spaventosa" viene dal fatto che tutto ciò porta alla luce molto fango, molto nero, mola densità. E questa non è la fase più carina del gioco. Bene però che ci sia! Ci da l'occasione di guardarci dentro, fare un po' di ordine, pulizia e rinnovo dove da tempo si era insediato il buio.

Un altro aspetto della situazione locale è che si sta rivelando sempre più importante istituire una rete di comunicazione e dei referenti "illuminati" per "fasare" tutte queste dinamiche e i loro effetti, in modo sicuro, veloce, positivo e risolutivo.
In questi tempi ognuno rivendica ciò che reputa gli sia stato negato o tolto con la precedente Muby-gestione.
I Beduini reclamano la proprietà del territorio e il diritto ad essere maggiormente integrati nel mondo del lavoro (per loro infatti era molto difficile essere assunti o aprire attività), gli Egiziani gioiscono della recente decisione del Ministro del Lavoro di dare loro la massima priorità di assunzione rispetto agli stranieri (si è tornati alla proporzione, non sempre sensata, per cui per ogni straniero devono essere assunti 10 egiziani).
E gli stranieri? Alcuni gridano vittimisticamente che li vogliono cacciare dopo che hanno creato tutto il meccanismo fruttasoldi di Sharm, che non è giusto e giù "madonne" sull'Islam, l'Egitto e gli Egiziani. fanc....tutti! ecceteraecceteraeccetera.. Altri continuano, sempre più numerosi, a rimboccarsi le maniche dedicando parte del loro (troppo) tempo libero, alla pulizia delle spiagge e cercando di sensibilizzare sulle problematiche ambientali legate ai rifiuti. Oppure impegnandosi, ognuno a modo proprio, a dare qualcosa indietro a Sharm e al Paese.

In tutto questo groviglio vivente di emozioni e diversi modi di gestire gli effetti e gli effetti degli effetti, mancano ancora sufficienti referenti validi e positivamente motivati per coordinare, spiegare, convogliare positivamente questo, appunto, strano periodo che stiamo vivendo. E' fondamentale che tutti abbiano ciò che sta nei loro diritti, che non si approfitti della situazione per prendersi quel cicinin in più che, "visto che ci siamo perchè no?" e che presto si delineino le figure giuste per far si che questi ingredienti creino una deliziosa torta più che un ..pasticcio.

Qui come in tutto il mondo, il "rischio pasticcio" è piuttosto alto (di nuovo emerge l'importanza di non fermarsi con le meditazioni e le preghiere), e la delicatezza della situazione viene resa ancora più fragile e potente dal fatto che siamo immersi in situazioni inconsuete e potenti che ci avvolgono da tutti i lati.

Perdonate l'apparente follia, ma, Che Bello! davvero non sono pazza, e nemmeno risparmiata da crisi e sofferenza, ma che fascino incredibile ha il mondo quando marca la sua presenza e ci mette nelle condizioni di guardarci dentro, imparare l'umiltà e guarire. C'è chi pensa di andare con una tenda e un canotto a 4.000 mt per evitare l'onda quando arriverà. Chi prega per paura e chi con la convinzione che la sua luce sia un contributo concreto ad un futuro che si sta delineando. Ho anche incontrato persone che desiderano cambiare paese, ma dove vanno? mah! Tutti dicono: non in Italia. Come mai?! E altre, in genere tendenti alla depressione, che sorprendentemente reagiscono e trovando positività e stimoli nell'andare avanti. Bravi! Se non altro a loro tutto questo grandioso ambaradan ha già portato guarigione.

E questo è il punto, il centro. Nulla E' per essere negativo. Tutto E' per la nostra crescita. Prima ci stacchiamo dal prendere le cose sul personale, dal nostro orticello che comunque ha la sua importanza, e dalle varie sfaccettature dell'emotività generata dalla paura, prima entreremo a far parte di un flusso magico che, se vissuto appropriatamente, porterà ad un futuro di luce questa volta alimentata da noi stessi.

Non perdete tempo, chiamate ora il......scherzo! Però, davvero, non gettate tempo nel dolore più del necessario, nella rabbia sterile e nella paura per il futuro, perchè quello che fa la differenza è l'ADESSO.
Vivetelo bene ricordando che la direzione è quella dell'unirsi, non del disgregarsi come invece farebbe comodo a molti... :)
Buon adesso a tutti!

Opera di Hokusai che unisco ad un pensiero di luce dedicato al popolo Giapponese.

giovedì 10 marzo 2011

Una falce sottile e l'uomo di domani.

Ma che bello che è stato meditare con voi!

Sono le mie parole, ma sono anche le parole di molti di voi che mi hanno scritto per esprimere quanto piacevole e forte sia stata questa esperienza per loro. Felice di sapere che questa meditazione si sia rivelata molto positiva anche sotto questo aspetto :)

Una cosa molto carina è che tutto sia avvenuto con fluidità e pienezza.
Poche ore prima delle vostre 22.00 stavo passeggiando a zonzo con il cuore aperto, un occhio alla strada (qui ce ne sono ancora di sterrate) e uno alla Luna...Che carina che è! Una falce sottile, rovesciata, una coppa d'oro incisa nel nero del cielo. Luna crescente, orientale, capiente e comprensiva...Luna Femmina, Donna, Saggia e Maestra... Senza rendermene conto vengo risucchiata in un viaggio stupendo e profondo sul significato del femminile e la grandezza del suo valore...Mi viene ricordato quanto ciò sia importante e sono proiettata in un qualche ,dove il femminile esercita consapevolmente la sua bellezza e armonia.
Molti uomini pensano che questi argomenti vengano da reminescenze sentattottine o utopie new age e che la cosa riguardi solo noi donne. Non hanno ancora capito che anche il loro 50% è femmina e che quando si parla di Era dell'Acquario e di futuro del mondo questo riguarda anche loro, direttamente e intensamente.
Medito affinchè si "modernizzino" e spiritualizzino un po' le loro vedute... Ringrazio invece coloro che hanno già aperto il loro cuore e che, con noi donne in questa incarnazione, si uniscono in un unico flusso d'Amore...

In questo viaggio perdo la cognizione del tempo che, ormai da anni, non ho praticamente più, e mi chiedo che ore siano. Non sono abituata a controllare l'ora, ma questa sera ho un appuntamento particolarmente importante e non voglio mancare. Mi incammino verso casa e, poco prima delle 23.00 egiziane (22.00 in Italia), sento un piacevole calore e il cuore che si espande. Qualcuno aveva iniziato a pregare/meditare o stava preparandosi a farlo. Svolgo al volo e con estrema presenza quello che devo fare, pappa alle gatte, bacetti e coccoli in quantità sufficiente da garantirmi una giusta dose di tempo per me stessa e per il mondo. Incenso, candele, purificazione della casa e mi unisco, abbandonandomi, al flusso. Visito dei cuori, tutti sintonizzati sulla stessa vibrazione. Ognuno coi suoi modi, ritmi e paure, ma ognuno desideroso di contribuire alla realizzazione di un obiettivo. Chi medita da tempo vola, chi sta muovendo i primi passi fluttua anche se a volte un po’ goffamente, fa parte del gioco e, che bello!
Che bell'immagine percepisco con gli occhi chiusi e il respiro calmo..siamo tutti noi...fasci di luce che si slanciano in direzione del pianeta, dell'umanità e di Dio stesso...Mi abbandono partecipe a ciò che sta accadendo, svolgo le mie preghiere e ricevo infinito benessere. Ringrazio per tutta questa magia.

Esattamente al termine della meditazione, anzi, di un piacevole e crogiolante post meditazione, quasi fosse stato programmato, rincasa mio marito. Con il cuore colmo e l'anima espansa lo vedo e lo vivo, per la prima volta da tempo, con occhi diversi. Tra la rivoluzione e gli strapazzi vari mi ero persa un po' di lui. Ora lo vedo nella sua totalità e ringrazio per averlo al mio fianco dolce e consapevole uomo di domani.

So che vi avevo accennato che avrei meditato meditazione dalla scogliera, ma qualcosa quella sera mi diceva di stare a casa e di circondarmi energeticamente di natura colorata. Quando ho visto entrare mio marito ho capito il perchè di questo consiglio. L'ho guardato con occhi che, per tutti gli amabradan del momento, non utilizzavo da tempo. Ho visto nuovamente la sua crescente profondità e i suoi paesaggi interiori. Attraverso di lui mi hanno ricordato quanto l'uomo sia stupendo e potente quando accetta la propria dolcezza e il proprio cuore..auguro a tutti noi, in modo particolare ai maschi di saper accettare ed onorare il proprio femminile e il proprio potere di creazione.

Namastè!

Nota: Considerando i vostri commenti alla meditazione, e la richiesta delle Guide, propongo di ripeterla ogni Martedì dalle 22.00 alle 23.00 come appuntamento fisso. Vi ricordo inoltre che il gruppo di preghiera coordinato da Daniele Barbarotto si riunisce tutti i giovedì stesso orario.

A presto!



giovedì 3 marzo 2011

MEDITAZIONE PER SOSTENERE IL RISVEGLIO DEL MONDO: MARTEDI' 8 MARZO dalle 22.00 alle 23.00 ora italiana.


Cari Amici,
desidero ringraziarvi per il riscontro che avete dato all’appello di riunirsi per meditare a favore del Risveglio del Mondo.
In particolare vi ringrazio per i vostri messaggi, uno tra i quali mi ha colpita in modo particolare.
Oltre al manifestare il proprio sostegno, mi si chiedeva dove e quando ci sarebbe stata la Meditazione Globale..
Riconosco in me quella sorta di scossetta elettrica che significa “messaggio”. So che potete capirmi.
Così penso perchè no? Più siamo e più la meditazione è potente. Ok lo faccio! Una data piove nella mia testa. 8 marzo. Festa della donna, era dell'Acquario, il futuro del pianeta è nelle mani dell'energia femminile...direi che tutto quadra, lo faccio.

Propongo quindi di connettersi per meditare insieme

Martedì 8 MARZO dalle 22,00 alle 23.00 ora italiana.


Canalizzazione:
"... Non vi chiediamo di fare alcuna meditazione specifica, seguite quella che preferite o che sentite più affine a voi in quel momento. Al termine, però, generate energia d'Amore e sintonizzatevi con essa, vivete in lei per alcuni minuti, riempitevi di lei, fondetevi con essa e poi proiettate dalle mani o dal cuore questa luce bianca brillante verso il Pianeta Terra sapendo che verrà utilizzata per il Risveglio del Mondo...Fatelo tutti insieme con il cuore pulito e la stessa motivazione. Pace.."

Ovviamente non ho nulla da aggiungere se non invitarvi a coinvolgere il maggior numero di persone, centri olistici e chiunque reputiate possa comprendere ed appezzare il messaggio a favore di tutti i popoli, Arabi e non, che lottano per la libertà.
Da parte mia farò lo stesso e per questo appuntamento di martedì prossimo penso che sceglierò di meditare da una scogliera sul mare.. se volete immaginatevi anche voi in un luogo naturale e armonioso. Il nostro pensiero partirà da Madre Natura all'Essere Umano, sua creatura che sta per sbocciare nuovamente..

Un raggio di Luce da questo rivoluzionario Egitto.
PaolaSole
Pianta di Mimosa per tutti noi...