Oggi desidero condividere con voi un breve ed eloquente post dell'amica Baraem, giovane mamma italo egiziana, che ci racconta la sua rivoluzione dal Cairo.
Cosi' titolavano i manifesti che i ragazzi di Piazza Tahrir avevano sparso per tutto il Cairo.
"Da oggi questo e' il tuo Paese", un invito rivolto a tutti i cittadini che con loro avevano vinto e che come loro volevano cambiare, finalmente con le loro mani, il Loro Paese.
Noi lo trovammo, come tanti altri, proprio sul portone di entrata nel palazzo. Ecco come chiedevano al popolo intero di collaborare :
1) Non gettare cartacce o immondizia per la strada
2) Rispetta i semafori
3) Non prendere "mazzette"
4) Non falsificare documenti
5) Non guidare contromano
6) Non infastidire od importunare le ragazze per la strada (dedicato agli uomini)
7) Non dire " A me non interessa" o " Non e' mia responsabilita'"
8) Dio ti guarda mentre lavori
9) Di no alla droga
10) Ricorda che l'Egitto ti aspetta
Oltre questo invito collettivo, furono distribuiti per la strada, appena dopo
l'11 Febbraio, richieste di partecipazione alla pulizia generale della Citta'.
Nel nostro quartiere fu stabilita per tutti i venerdi'.
Partecipammo attivamente e scesero in strada anche le donne ed i bambini che durante la Rivoluzione avevano fatto da spettatori dai balconi.
Ognuno di noi munito di scopa, guanti e mascherina, li' pronto a togliere la polvere e le cartacce.
Piano piano tutto il Cairo prese i colori della bandiera egiziana, e per tutte le strade i marciapiedi furono colorati di rosso, bianco e nero, e cosi' anche i muri, e qualsiasi superficie gia' non colorata con graffiti e pitture inneggianti la Rivoluzione.
Quest'ultime riempirono letteralmente la citta', e fino ad oggi, ogni venerdi', gruppi di ragazzi scendono per le strade a dipingere con i colori della Pace e della Liberta' ogni punto grigio delle vie.
Se ci avessero provato solamente 3 mesi fa sarebbero stati arrestati, derisi e forse anche picchiati.
Ma oggi, questi ragazzi ed i loro colori sono la luce di tutte le strade del Cairo.
Cosi' titolavano i manifesti che i ragazzi di Piazza Tahrir avevano sparso per tutto il Cairo.
"Da oggi questo e' il tuo Paese", un invito rivolto a tutti i cittadini che con loro avevano vinto e che come loro volevano cambiare, finalmente con le loro mani, il Loro Paese.
Noi lo trovammo, come tanti altri, proprio sul portone di entrata nel palazzo. Ecco come chiedevano al popolo intero di collaborare :
1) Non gettare cartacce o immondizia per la strada
2) Rispetta i semafori
3) Non prendere "mazzette"
4) Non falsificare documenti
5) Non guidare contromano
6) Non infastidire od importunare le ragazze per la strada (dedicato agli uomini)
7) Non dire " A me non interessa" o " Non e' mia responsabilita'"
8) Dio ti guarda mentre lavori
9) Di no alla droga
10) Ricorda che l'Egitto ti aspetta
Oltre questo invito collettivo, furono distribuiti per la strada, appena dopo
l'11 Febbraio, richieste di partecipazione alla pulizia generale della Citta'.
Nel nostro quartiere fu stabilita per tutti i venerdi'.
Partecipammo attivamente e scesero in strada anche le donne ed i bambini che durante la Rivoluzione avevano fatto da spettatori dai balconi.
Ognuno di noi munito di scopa, guanti e mascherina, li' pronto a togliere la polvere e le cartacce.
Piano piano tutto il Cairo prese i colori della bandiera egiziana, e per tutte le strade i marciapiedi furono colorati di rosso, bianco e nero, e cosi' anche i muri, e qualsiasi superficie gia' non colorata con graffiti e pitture inneggianti la Rivoluzione.
Quest'ultime riempirono letteralmente la citta', e fino ad oggi, ogni venerdi', gruppi di ragazzi scendono per le strade a dipingere con i colori della Pace e della Liberta' ogni punto grigio delle vie.
Se ci avessero provato solamente 3 mesi fa sarebbero stati arrestati, derisi e forse anche picchiati.
Ma oggi, questi ragazzi ed i loro colori sono la luce di tutte le strade del Cairo.
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