E io che pensavo di essere l'unica!
In questi giorni sto ricevendo diverse mail in cui mi si chiedono consigli per gestire lo stress accumulato durante le settimane di rivoluzione. Le persone descrivono di provare un grande desiderio di piangere e una rabbia incontenibile. Mmmmm....e io che pensavo di essere l'unico "mostro" in circolazione.
Come ho già avuto modo di raccontare, le mie lacrime e la mia rabbia sono stati così continui e violenti che ho preferito "auto-esiliarmi" per evitare di mordere qualche povero mal capitato magari anche pieno di buone intenzioni.
In effetti gestire il post-rivoluzione non è così semplice in quanto ci coglie quasi di sorpresa. Un giorno facciamo click e ci trasformiamo in qualcosa di strambo e faticosamente gestibile. Bisogna assolutamente scaricare!
Senza volerlo ho maltrattato telefonicamente il povero babbo, col quale mi scuso ancora una volta, perchè se ne è uscito con una frase che già in tempi normali richiede un certo autocontrollo da parte mia, figuratevi ora! Meno male che è una persona molto spirituale e che mi ama profondamente e quindi la mia "mostritudine" è stata compresa e assolta immediatamente.
Vi risparmio il numero di rotoli di carta igienica che hanno fatto amicizia col mio naso e anche il bruciore al plesso e sul cuore. Dolori e emozioni che stanno trasmutando bruciandosi come un'araba femice che però se ne va per sempre.
Ai miei amici e riceventi suggerisco di comportarsi in modo più saggio e controllato andando a fare lunghe e solitarie passeggiate durante le quali sentirsi liberi di piangere, arrabbiarsi e parlare con Dio..
A chi fa sport consiglio di intensificare un pochino l'allenamento e a chi fa meditazione di prendere a pugni un cuscino prima di sedersi e dire "Ommmm....".
Insomma, aprire le valvole di sfogo e sfogare in "mare". Ognuno ha il suo sistema e il suo modo, ma è fondamentale che si scarichi fisicamente la tensione altrimenti resta li, sorniona, pronta a saltar fuori repentinamente o, col tempo, a trasformarsi in malattia.
Fatto questo avrete la lucidità e la calma necessarie per fare meglio i conti con ciò che è accaduto e con il suo aspetto spirituale. Di qui inizia il bello :)
Benché la maggior parte di voi abbia vissuto queste settimane in modo meno toccante e diretto di chi, come me ed altri amici vive in Egitto, credo che questi suggerimenti siano utili per affrontare e gestire qualsiasi momento di stress intenso.
Tra l'altro nulla capitata a caso.
Grazie a questo evento super forte, ho avuto modo di guardarmi meglio dentro e di ascoltare il mio corpo pulirsi e assestarsi fin dal primo giorno di rivoluzione. A dire il vero, un profondo e apparentemente ingiustificato malessere accompagnato da senso di perdita, mi accompagnava già da un paio di settimane prima del 25 gennaio.
Nuove correnti di energia, sblocchi, riscoperta di aree del corpo che non consideravo da tempo, emozioni e un forte peso mentale erano all'ordine del giorno. Il tutto si è intensificato mano a mano che gli eventi accadevano. Tutti noi col fiato sospeso, energie in rivolta anche dentro di me, un grosso punto di domanda anche sull'immediato futuro che avrebbe cambiato, mio malgrado, la vita che stavo facendo e che mi piaceva così tanto.
Povero il chakra di base, poveri tutti! In compenso ho scoperto che non tutto ciò che credevo risolto col "passato" era davvero risolto completamente e che ci sono degli aspetti della mia personalità coi quali non ero ancora entrata in contatto. Molto interessante e molta carne al fuoco..
Ora è tempo di rimettere insieme le idee, lasciare indietro ciò che non serve più e incominciare una vita nuova così come tutto l'Egitto e, spero tutti noi faremo.
Al Cairo hanno già incominciato. I cittadini, di loro spontanea iniziativa, stanno pulendo le strade, sistemando ciò che è stato danneggiato o distrutto dalla guerriglia e riverniciando i bordi dei marciapiedi che qui sono bianchi e neri.
In molti stanno facendo repulisti e risistemando le loro case. Dicono che ora sentono questo paese come il loro Paese e desiderano prendersene cura. Trovo che sia bellissimo e, credetemi, anche un po' sorprendente visto che una delle caratteristiche di questi posto sono la sporcizia e lo sgarruppamento generale e ovunque.
Mai più mi sarei aspettata che improvvisamente sarebbe sorto nella gente un istinto svizzero di avere tutto ordinato e pulito.
Eppure...E' ciò che invito tutti a fare. Svuotate casa, regalate e date in beneficenza tutto ciò che non vi serve più. Fate spazio anche nella vostra coscienza e preparate il posto per le nuove, fortissime correnti, che, enormi, stanno prendendo il posto del passato..
Io inizierò da oggi.
Ho appena trovato casa (per questa ragione sono in ritardo coi post e mi scuso con voi). Ho due settimane scarse per rivoluzionare la mia vita. Scegliere cosa sì e cosa no. Dentro e fuori di me. Il tempo sta trascorrendo in fretta, prepariamoci oggi più che mai ad essere il meglio di noi stessi per generare una fratellanza più vasta e solida e fare tutti insieme il grande salto verso la Luce...
Vi abbraccio e dono un pensiero d'affetto al Muby che, poverino, pare sia in coma da ieri..
mi hai fatto venire una strana voglia di mettere in ordine la mia stanza e di buttare un po' di cose!(cosa che non mi capita molto spesso!)
RispondiEliminaVoglio fare tantissimi complimenti a tutti gli egiziani, siete stati coraggiosi! D'altra parte era arrivato il momento giusto per questo.
RispondiEliminaOra sono vicina con la mia attenzione agli altri stati che seguono o riprendono, sulla vostra scia,le sommosse per il cambiamento che in questo momento deve avvenire. Tanta energia agli iraniani augurando loro che il passaggio avvenga senza troppa violenza...Cristina.
Francesca, più che buttare, se puoi regala. Ci sono molte persona che hanno bisogno di ciò che a noi nn serve più. E' un bel modo di far circolare l'energia..;)
RispondiEliminaCiao Cristina, è vero, l'onda della libertà sta espandendosi velocemente. Speriamo che tutti sappiaano gestirla con saggezza, pace e, come giustamente hai sottolineato tu, coraggio. Un abbraccio e grazie per il tuo commento.
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